Grande fair play ed emozione nelle parole dei protagonisti. La prima volta della Vigor Perconti è un tripudio di emozioni, dediche, pianti e sorrisi. Ci sono voluti i calci di rigore al termine di una finalea gonisticamente tesa come una corda di violino, ma il club di Maurizio Perconti alla fine è salito sul tetto della Lazio conquistando, proprio contro il Tor di Quinto, il Trofeo Paolo Testa, dedicato alla memoria del tecnico più titolato del Lazio e scomparso nel gennaio scorso. Proprio per questo la finale di Frascati passerà agli archivi anche per il clima, bello ed irreale quasi come una favola moderna, che solo Paolo avrebbe potuto creare. Due club una volta rivali si sono fronteggiati a viso aperto con un rispetto d'altri tempi ed anche i tifosi hanno fatto da cornice unica per un evento speciale. La gigantografia di Paolo in bianco e nero con la coppa di due anni fa ed il padre Massimo, in quella foto non presidente ma semplicemente uomo e padre commosso, ha capeggiato sul campo come un baluardo senza tempo e senza luogo fin dall'inizio. Ed alla fine quando Bellinati ed i suoi si sono cuciti il titolo sulla maglia, la corsa dei blugrana verso la curva dei tifosi avversari con gli applausi di tutto il Tor di Quinto è stata un'immagine che andrebbe preservata negli archivi di tutto il calcio regionale.Brividi e lacrime a Frascati dunque. Ma anche calcio, sudore, sogni e storie nelle storie che un giorno andranno raccontate ai nipoti e che stanotte, sarà difficile cercare di spengere. Come quella del portiere classe 93' Federico Nasti che con le sue parate dagli undici metri, ben tre,ha aperto le porte della storia alla Vigor Perconti. "E'stata una grandissima emozione, io l'avevo vinto con la Tor Tre Teste ma all'epoca avevo giocato poco, mentre oggi lo sento mio. E' il giusto premio per una squadra stupenda ed una società fantastica. Ringrazio in particolare il mister dei portieri che mi ha allenato per tutto quest'anno". Sfinito ed ancora con gli occhi lucidi, Francesco Bellinati sorride con un filo di voce al paragone con Antonio Conte anche se è inutile negare che il delfino blugrana è un uomo simbolo della Vigor a tutti gli effetti oltre ad essere anche l'unico allenatore ad aver portato titoli regionali nella bacheca di via Giordani. "Magari fossi come Conte-sorride-ma credo che questa sia stata una vittoria che è partita il 17 Agosto perchè abbiamo lavorato bene e tanto. E'stata una finale molto tirata e bella , onorata al massimo dalle due squadre e finalmente con la Juniores abbiamo sfatato il tabù e ci siamo tolti questa soddisfazione. Devo però fare i complimenti al Tor di Quinto perchè ogni anno riescono a fare squadre molto forti e competitive.Umanamente mi dispiace e sono molto vicino ai ragazzi del Tor di Quinto perchè so che loro volevano vincere ad ogni costo per dedicare il trofeo a Paolo e credo che la nostra felicità oggi sia la loro delusione, però il calcio continua e sono sicuro che loro avranno un futuro sicuramente importante. Devo fare i complimenti a Marco Delfino che è il nostro preparatore atletico perchè abbiamo fatto le finali in grande forma nonostante partite lunghe ed impegnative come quella con l'Albalonga e la Tor Tre Teste ed ora faremo il massimo per i play off nazionali". Circondato dalla gente ed ebbro di felicità per il secondo titolo conquistato, anche Maurizio Perconti parla con gli occhi lucidi ed un filo di voce per l'emozione. "Come al solito si parla sempre di noi in termini negativi, ma questo credo sia un risultato importante. Abbiamo fatto una grande finale contro un Tor di Quinto che ha lottato fino alla fine, ma i calci di rigore sono sempre un terno al lotto e siamo stati più fortunati di loro. Mi dispiace solo che ci sia stato un qui pro quo con il presidente Zarelli perchè non mi ha voluto dare la mano a fine premiazione soltanto perchè alcuni nostri supporters sono entrati in campo forzando un cancello. Io personalmente non vedo cosa possa entrarci la società e mi è dispiaciuto molto l'atteggiamento del presidente perchè non abbiamo fatto nulla di male ed abbiamo soltanto festeggiato. Un momento di festa è un momento di festa ed anche se i ragazzi hanno sbagliato ad entrare sono amareggiato per questo comportamento. Comunque spero che con il presidente ci sarà un chiarimento quanto prima perchè è la persona a cui tengo di più.Comunque questo titolo è una grande soddisfazione perchè ci davano tutti per sconfitti ed abbiamo dimostrato di saper lavorare bene". Senza voce anche Edoardo Santori che con la fascia al braccio ha guidato la squadra alla vittoria."E' dal 17 Agosto che sudiamo e lavoriamo ed è il coronamento di una grandissima stagione. Dopo 4 anni di Juniores era il minimo per me, ora pensiamo solo al tricolore". La faccia triste di Frascati ha invece gli occhi pieni di dignità e di rimpianto di Daniele Quadrelli che non può recriminare nulla ne a se stesso ne ai suoi, ma fatica comunque a smaltire una delusione affronata come sempre con un carattere d'altri tempi. "Purtroppo brucia perchè eravamo ad un passo dal vincerla con l'ultimo rigore, ma faccio i complimenti a loro. E'una finale che si sarebbe potuta risolvere con un episodio ma non è successo ed alla fine si è deciso ai calci di rigore. Perdere in questo modo fa male, sinceramente è brutto. L'iniziativa che è stata bbinata alla finale ha reso piacevole la giornata, ma ovviamente volevamo portare la coppa Paolo Testa nel posto dove sarebbe dovuta stare ovvero a Tor di Quinto e c'è rammarico per non esserci riusciti". Gli fa eco il patron del Tor di Quinto Massimo Testa: “Si è chiuso un anno particolare per noi.Abbiamo onorato al meglio la cerimonia ed un pò meno in mezzo al campo perchè siamo stati meno aggressivi. Probabilmente era destino e lo prendiamo così come è venuta perchè si è chiusa un'era ed è meglio che è finita così con una sconfitta. Abbiamo fatto il massimo riorganizzando tutta la struttura tecnica e siamo riusciti ad arrivare qui. E’ un peccato, ci tenevamo a vincere oggi in maniera particolare ma va bene così. Il Tor di Quinto è già pronto a ripartire, come sempre".
La prima volta della Vigor Perconti è un tripudio di emozioni, dediche, pianti e sorrisi. Ci sono voluti i calci di rigore al termine di una finalea gonisticamente tesa come una corda di violino, ma il club di Maurizio Perconti alla fine è salito sul tetto della Lazio conquistando, proprio contro il Tor di Quinto, il Trofeo Paolo Testa, dedicato alla memoria del tecnico più titolato del Lazio e scomparso nel gennaio scorso. Proprio per questo la finale di Frascati passerà agli archivi anche per il clima, bello ed irreale quasi come una favola moderna, che solo Paolo avrebbe potuto creare. Due club una volta rivali si sono fronteggiati a viso aperto con un rispetto d'altri tempi ed anche i tifosi hanno fatto da cornice unica per un evento speciale. La gigantografia di Paolo in bianco e nero con la coppa di due anni fa ed il padre Massimo, in quella foto non presidente ma semplicemente uomo e padre commosso, ha capeggiato sul campo come un baluardo senza tempo e senza luogo fin dall'inizio. Ed alla fine quando Bellinati ed i suoi si sono cuciti il titolo sulla maglia, la corsa dei blugrana verso la curva dei tifosi avversari con gli applausi di tutto il Tor di Quinto è stata un'immagine che andrebbe preservata negli archivi di tutto il calcio regionale.Brividi e lacrime a Frascati dunque. Ma anche calcio, sudore, sogni e storie nelle storie che un giorno andranno raccontate ai nipoti e che stanotte, sarà difficile cercare di spengere. Come quella del portiere classe 93' Federico Nasti che con le sue parate dagli undici metri, ben tre,ha aperto le porte della storia alla Vigor Perconti. "E'stata una grandissima emozione, io l'avevo vinto con la Tor Tre Teste ma all'epoca avevo giocato poco, mentre oggi lo sento mio. E' il giusto premio per una squadra stupenda ed una società fantastica. Ringrazio in particolare il mister dei portieri che mi ha allenato per tutto quest'anno". Sfinito ed ancora con gli occhi lucidi, Francesco Bellinati sorride con un filo di voce al paragone con Antonio Conte anche se è inutile negare che il delfino blugrana è un uomo simbolo della Vigor a tutti gli effetti oltre ad essere anche l'unico allenatore ad aver portato titoli regionali nella bacheca di via Giordani. "Magari fossi come Conte-sorride-ma credo che questa sia stata una vittoria che è partita il 17 Agosto perchè abbiamo lavorato bene e tanto. E'stata una finale molto tirata e bella , onorata al massimo dalle due squadre e finalmente con la Juniores abbiamo sfatato il tabù e ci siamo tolti questa soddisfazione. Devo però fare i complimenti al Tor di Quinto perchè ogni anno riescono a fare squadre molto forti e competitive.Umanamente mi dispiace e sono molto vicino ai ragazzi del Tor di Quinto perchè so che loro volevano vincere ad ogni costo per dedicare il trofeo a Paolo e credo che la nostra felicità oggi sia la loro delusione, però il calcio continua e sono sicuro che loro avranno un futuro sicuramente importante. Devo fare i complimenti a Marco Delfino che è il nostro preparatore atletico perchè abbiamo fatto le finali in grande forma nonostante partite lunghe ed impegnative come quella con l'Albalonga e la Tor Tre Teste ed ora faremo il massimo per i play off nazionali". Circondato dalla gente ed ebbro di felicità per il secondo titolo conquistato, anche Maurizio Perconti parla con gli occhi lucidi ed un filo di voce per l'emozione. "Come al solito si parla sempre di noi in termini negativi, ma questo credo sia un risultato importante. Abbiamo fatto una grande finale contro un Tor di Quinto che ha lottato fino alla fine, ma i calci di rigore sono sempre un terno al lotto e siamo stati più fortunati di loro. Mi dispiace solo che ci sia stato un qui pro quo con il presidente Zarelli perchè non mi ha voluto dare la mano a fine premiazione soltanto perchè alcuni nostri supporters sono entrati in campo forzando un cancello. Io personalmente non vedo cosa possa entrarci la società e mi è dispiaciuto molto l'atteggiamento del presidente perchè non abbiamo fatto nulla di male ed abbiamo soltanto festeggiato. Un momento di festa è un momento di festa ed anche se i ragazzi hanno sbagliato ad entrare sono amareggiato per questo comportamento. Comunque spero che con il presidente ci sarà un chiarimento quanto prima perchè è la persona a cui tengo di più.Comunque questo titolo è una grande soddisfazione perchè ci davano tutti per sconfitti ed abbiamo dimostrato di saper lavorare bene". Senza voce anche Edoardo Santori che con la fascia al braccio ha guidato la squadra alla vittoria."E' dal 17 Agosto che sudiamo e lavoriamo ed è il coronamento di una grandissima stagione. Dopo 4 anni di Juniores era il minimo per me, ora pensiamo solo al tricolore".
La faccia triste di Frascati ha invece gli occhi pieni di dignità e di rimpianto di Daniele Quadrelli che non può recriminare nulla ne a se stesso ne ai suoi, ma fatica comunque a smaltire una delusione affronata come sempre con un carattere d'altri tempi. "Purtroppo brucia perchè eravamo ad un passo dal vincerla con l'ultimo rigore, ma faccio i complimenti a loro. E'una finale che si sarebbe potuta risolvere con un episodio ma non è successo ed alla fine si è deciso ai calci di rigore. Perdere in questo modo fa male, sinceramente è brutto. L'iniziativa che è stata bbinata alla finale ha reso piacevole la giornata, ma ovviamente volevamo portare la coppa Paolo Testa nel posto dove sarebbe dovuta stare ovvero a Tor di Quinto e c'è rammarico per non esserci riusciti". Gli fa eco il patron del Tor di Quinto Massimo Testa: “Si è chiuso un anno particolare per noi.Abbiamo onorato al meglio la cerimonia ed un pò meno in mezzo al campo perchè siamo stati meno aggressivi. Probabilmente era destino e lo prendiamo così come è venuta perchè si è chiusa un'era ed è meglio che è finita così con una sconfitta. Abbiamo fatto il massimo riorganizzando tutta la struttura tecnica e siamo riusciti ad arrivare qui. E’ un peccato, ci tenevamo a vincere oggi in maniera particolare ma va bene così. Il Tor di Quinto è già pronto a ripartire, come sempre".
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