Cinica e spietata, la Vigor Perconti di mister Mirko Granieri serve il poker all’Ostia Mare, e vola a sedersi al tavolo delle quattro semifinaliste, aggiudicandosi il diritto di provare a giocare la sua fiche contro la Roma di Rubinacci. Escono i lidensi puniti, probabilmente oltremodo, da un risultato troppo grande per quanto fatto almeno fino al 35’ della prima frazione, pagando anche dazio per una direzione del signor Sforza quanto meno rivedibile.
I biancoviola partono bene e al 6’ sono proprio loro a farsi vedere per primi. Picarazzi cerca di fermare la serpentina di Fraschetta, il pallone carambola però dalle parti di Mambrini, che calcia a botta sicura ma trova Terzi pronto ad immolarsi e salvare in corner.
La Vigor trema e si scuote. Al 13’ Galeazzi serve alla perfezione il taglio di Marinucci, che si presenta davanti a Quattrotto, tentando un rasoterra che il numero uno biancoviola devia miracolosamente a pochi millimetri dal palo.
I blaugrana trovano il passo giusto e al 20’ creano di nuovo. Schiena fa da sponda per Marinucci, che invece di tentare la botta di prima si attarda nel controllo, consentendo a Volpato di sbarrargli la strada verso il gol.
L’inerzia è però per l’undici di Granieri, che al 22’ riesce a concretizzare i suoi tentativi. La punizione dal lato corto destro dell’area di rigore viene affidata alle cure di Galeazzi. Il numero sei blaugrana estrae dal cilindro una traiettoria beffarda, che lascia di sasso Quattrotto e s’infila sotto la traversa, per il vantaggio dei padroni di casa.
L’Ostia Mare cede di colpo e al 35’ vede la sua qualificazione scappare via. Schiena si avventa sul disimpegno troppo lezioso di Volpato: Vozzi prova a chiudere come può, ma finisce col travolgere Schiena, costringendo il signor Sforza ad indicare il dischetto.
Tanto bravo a procurarlo, quando a realizzarlo, Schiena non sbaglia dagli undici metri, scaraventando oltre Quattrotto il raddoppio che spiana la strada alla compagine di Granieri.
Per i lidensi, il brusco finale di primo tempo, deve però arrivare. Al 40’ esatto, Schiena entra in area della sinistra e serve a Iovine un pallone all’altezza del dischetto che per il fantasista è un invito a nozze: piattone preciso e Quattrotto battuto per la terza volta.
Negli spogliatoi Bellini scuote i suoi, che nella ripresa provano quanto meno la reazione d’orgoglio. Proprio in apertura arriva l’episodio che fa sussultare la panchina biancoviola. È il 2’ quando dalla barriera balugrana un braccio devia la punizione di Bandini. Il signor Sforza vede e fischia ma invece di decretare il rigore, opta per un nuovo calcio piazzato dal limite. Volpato prova a tirarne fuori qualcosa di buono, ma trova un’altra respinta che questa volta non ammette dubbi.
La Vigor ne approfitta e chiude i conti allo scoccare del quarto d’ora. Salvitti chiude il triangolo con Schiena, che vede l’inserimento di Marinucci e lo premia con un pallone che il numero nove deve solamente appoggiare oltre la linea bianca per la quarta esultanza di giornata.
Le residue speranze lidensi si fiaccano definitivamente al 23’, quando anche fortuna volta le spalle alla squadra di Bellini, e il diagonale di Ferri sbatte sulla faccia del palo interno con Morra battuto.
Nel finale ai biancoviola saltano anche i nervi e prima del triplice fischio finale si fanno espellere anzi tempo primaGiorgini, poi Campanella.
Poco cambia ad uno score che lancia i ragazzi di Granieri verso la semifinale. Martedì a Trigoria, i blaugrana presenteranno i propri assi nel tentativo di continuare a sognare il ricco piatto in palio nella finalissima di sabato prossimo.
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