Poche ore dopo aver ricevuto l'ufficialità del ritorno nella panchina della Juniores Elite di "mister tricolore" Francesco Bellinati, abbiamo intervistato il numero 1 della Vigor Perconti e l'allenatore che si appresta a gestire contemporaneamente sia gli Allievi che i calciatori della categoria campione nazionale tra gli under 19 dilettanti del nostro Paese.
La Juniores Elite della Vigor Perconti, quella campione nazionale iuscente, quella più scintillante almeno sino all'avvio disgraziato di questo campionato 2012\2013, cambia condottiero in panchina, a malincuore, a seguito delle sofferte dimissioni di Angelo Grande, presentate irrevocabilmente sabato subito dopo il k.o. Esterno nel derby di zona in casa del vicino Tor Sapienza, che hanno rappresentato il punto più alto e di non ritorno di questa incomprensibile crisi di risultati. A quel punto, presa coscienza della situazione, la società ha insistito e ottenuto il sì, per il grande ritorno dopo pochissimi mesi da trionfo diFrancesco Bellinati, che rimarrà contestualmente anche allenatore della selezione Allievi Elite 1996, ma vediamo nel dettaglio le dichiarazioni rilasciateci IN ESCLUSIVA dal Presidente dei Blaugrana Tiburtini Maurizio Perconti e dallo stesso Mister Francesco Bellinati.
Fosse dipeso da me, se mister Grande non mi avesse presentato ufficialmente le sue dimissioni, da parte mia non sarebbe successo nulla, e l'avrei lasciato sereno al suo posto, perchè non sono mai stato tipo da ribaltoni in corsa dopo sole 4 partite, men che meno ricordandomi di che pasta è fatto questo gruppo, che rinnovato per quanto si vuole resta sempre e comunque con lo scudetto sul petto. Fatto sta che sono in società per prendere decisioni importanti e far fronte anche al volere altrui quando un tecnico sostiene di non poter fare più nulla per la causa e vuole farsi da parte, anche volendo avrei potuto respingerle, queste dimissioni, ma si sa che forzare una persona a stare dove non si sente più a suo agio e funzionale al progetto, qualunque sia la società, ha il diritto di essere lasciato libero dal suo incarico.
Certo che sappiamo come gestire due squadre, due sessioni di allenamento, e andare due volte in panchina è sempre una cosa complessa, ma abbiamo completa fiducia inBellinati che è ragazzo e allenatore preparatissimo come ha avuto modo di dimostrare eabbiamo voluto fortemente questa soluzione interna, ma proprio perchè si tratta di Bellinati, non avessimo avuto in società un tecnico come lui, probabilmente non gli avremmo affidato l'oneere del doppio incarico, lui lo ha già fatto in passato, a volte è andata male mentre altre volte bene, e dopo attenta riflessione contiamo che possa riuscirci di nuovo.
Se vedessimo che l'impegno fosse troppo gravoso per lui, allora non avremmo problemi a chiamare un altro tecnico, ma lui dalla Vigor non si muoverebbe e rimarebbe di comune accordo con solo gli Allievi Elite da Allenare, perchè è il gruppo di giocatori che ha preso lo scorso luglio e col quale ha potuto fare tutta la preparazione, e quindi è giusto che il gruppo dei 1996 abbia la certezza che con Bellinati ha iniziato e con Bellinati finirà la stagione, per mantenere la giusta sicurezza in campo quella guida tecnica non verrà cambiata mai e poi mai.
Soffertissima, ma non mi fraintenda, non perchè avessi dei dubbi sull'uno o sull'altro gruppo di giocatori, che conosco bene o male tutti sia tra gli Allievi che con la Juniores, ma perchè più lavori, più sbagli, e la precisione deve essere un cardine di tutte le professioni, Perciò è molto difficile essere sempre concentrati, sempre con la voglia e la rabbia giusta per allenare 2 squadre di fasce d'età diverse, in due campionati differenti e andare soprattutto due volte in panchina.
Ho accettato dopo averci pensato in solitaria per ben 3 giorni e ho diretto il primo allenamento della Juniores Elite solo ieri, ovvero martedì pomeriggio, senza aver dato ancora l'assenso al doppio incarico al Presidente Perconti, cosa che ho fatto da poche ore.
Ma se la Vigor Perconti chiama, non mi sembrava giusto lasciare i ragazzi ad allenarsi anche solo per una volta soli con il preparatore atletico, e una volta finito l'allenamento ero ancora più convinto di potercela fare, sulla base delle mie sensazioni e della voglia che ho visto negli atleti della Juniores, e ho accettato. Certo lo stressi di stare per due gare a settimana anche in panchina a vivere la gara quello se avessi potuto l'avrei evitato. L'anno in cui andò bene il doppio incarico, quando i calciatori del 1995 facevano allora Gli allievi fascia B elite ed i classe 1996 i Giovanissimi Elite, nella panchina dei giovanissimi andò Vito Trobiani e funzionò alla grande, perchè condividevamo a metà il carico emotivo con una gara a testa in panchina. Stavolta sarà più difficile ma anche più stimolante per me e per loro, perchè anche i “campioni d'Italia” devono far vedere quanto valgono nelle avversità. E in campo a calciare ci vanno loro.
Non credo, ma il quadro della situazione e delle mie scelte definitive lo avrò io e di conseguenza voi addetti ai lavori dopo la partita di sabato contro l'Atletico 2000, che per diverse ragioni sarà di una complessità elevata, perchè chiunque vuole battere i campioni nazionali, anche in un momento di appannamento pesante. La nostra classifica è dura da digerire, anomala, e il campo mi darà le risposte per capire cosa va e cosa non va in prima persona. Io personalmente sono sorpreso, vedo i ragazzi allenarsi con la stessa fame di vittorie dell'anno passato sia i vecchi che naturalmente i nuovi, e con la stessa voglia che avevano con Angelo Grande. La prego di puntualizzare che un altra motivazione del mio tentennare era per rispetto ad Angelo Grande, che conosco da una vita e oramai il rapporto è più che bello, più che solido, e se ci avesse ripensato credo che avrebbe goduto della ripresa della squadra, perchè secondo me questa Vigor sta pagando solo una pesante fase di assestamento ma ci riprenderemo immediatamente.
Le cessioni le abbiamo fatte, chi ha voluto andare via, ed è stato selezionato, i provini ha potuto farli in totale libertà, la Vigor sapeva di aver fatto il proprio dovere dando ampie chances a tutta la rosa di scegliere il proprio futuro. Sono andati via per limiti di etàSantori del 1992 e tutti i migliori 1993, da Castellano al Sora, a Piccone, Nasti, ed altri. Chi è rimasto per la stragrande maggioranza lo ha scelto di sua spontanea volontà o perchè le soluzioni calcistiche proposte non convincevano, o per motivi di studio. Ora che sono rimasti qua, devono dare il massimo, non voglio credere che vincere il titolo nazionale ci abbia fatto più male che bene, se fosse così e non vedessi i comportamenti giusti, mi arrabbierei moltissimo coi giocatori coinvolti, ma sono certo che non è così. Quando sono venuto a sapere che col San Lorenzo si era perso 3-4 sono rimasto esterefatto. Ero andato via a fine primo tempo coi ragazzi in vantaggio e dentro questo periodo no ci vedo anche tanta sfortuna. Se qua ci fosse gente che non ha voglia perchè pensa di aver vinto 5 scudetti e 4 coppe dei campioni per me starà a casa.
Le prime quattro partite dicono questo e molto altro ha contribuito a farci avere appena 2 punti nel girone B, che di certo non aiuta perchè è davvero duro. Ma mi permetto di evidenziare come tutti e tre gli ottimi calciatori che ha citato lei venivano da un annata buia prima di laurearsi campioni di tutto. Di Santori (ora titolare in eccellenza al Villanova, girone A) si diceva che due anni fa sempre nella Juniores avesse deluso e che era stopper di poca qualità e ancor meno personalità, Nasti, ora ingaggiato dal Flaminia Civitacastellana in serie D, è un 1993 che venne da noi con l'etichetta di panchinaro da ricostruire che gli avevano affibbiato alla Nuova Tor Tre Teste dove non giocava mai, mentre Piccone, che era già nostro, però era come non esistesse perchè due campionati fa era praticamente sempre infortunato. Perciò di salvatori della patria non ne esistono a questi livelli pur validissimi, né io né loro giocatori. Devono essere trovati nuovi simboli a questa squadra e un amalgama che regga l'urto dell'avversario, si deve lavorare per ricreare una chimica e allora la squadra potrà mostrarsi per quello che è sul serio, devono sbloccarsi.
Potrebbero, e all'occorrenza visto che il rapporto col miser della prima squadra è idilliaco, se mi servirà l'apporto di qualcuno glieli chiederò, ma a essere sincero è difficile, perchè di fuoriquota del 1993 ne possiamo avere solo 3 e già sono in rosa, in attacco Piccolo, capitan Campanella all'ala destra e De Luca in difesa. Se ci sono loro tre disponibili e sani, non c'è motivo di cercare altro. Al di là dei calciatori del 1993, se devo dirla tutta, e potessi scegliere, rivorrei Simone Nicolini, che è stato campione anche lui nello scetticismo giocando un campionato allucinante per qualità e personalità solo pochi mesi fa quando lui che è del 1995 veniva additato come un fattore di rischio, e invece da terzino sinistro ha stupito chiunque, ma non me. E' stato praticamente venduto ad una società professionistica ma ha scelto lui di chiudere col calcio da questo campionato per motivi personali e che vanno rispettati perchè ben più importanti del calcio. Ma il primo e forse unico rinforzo che vorrei, se si potesse, sarebbe lui, perchè ci darebbe una grande mano, ma ne parlo così perchè credo che purtroppo per la Vigor Perconti non cambierà opinione e non tornerà indietro.
Certo, ma non perchè preferisca i classe 1996 alla Juniores o viceversa, a parti invertite sarebbe stato lo stesso, perchè è una questione di principio, e anche di rispetto e vi spiego perchè, anche se non ci vuole un genio per capirlo.
Io dopo il recente scudetto, quest'estate ho fatto una scelta di campo, ho preso da zero un team solo, ho iniziato con gli Allievi Elite, che per la società hanno pari valore rispetto alla Juniores perchè il presidente Perconti tiene tantissimo a tutti i gruppi agonistici.Ma ho impostato un lavoro dal primo giorno con gli Allievi quest'anno e non voglio essere irrispettoso nei confronti di quel gruppo in particolare, che se dovessi sceglierne uno solo, sarebbe l'unica scelta giusta da fare. Loro non verranno mai abbandonati dal sottoscritto.Se avvenisse il contrario mi sentirei un cattivo allenatore e qualunque giocatore del 1996 avrebbe tutto il diritto di sentirsi preso in giro dal sottoscritto ma società e mister Bellinati su questo punto sono concordi, quindi sapete già da ora cosa accadrà se di panchine fossi obbligato a sceglierne una.Uno dei primi insegnamenti nella vita come nel calcio è che quel che si è iniziato si finisce, e il mio rapporto con i '96 non farà eccezione.
La ringrazio e speriamo di poter dare una sterzata alla situazione perchè portare in alto due squadre del genere contemporaneamente sarebbe davvero qualcosa di indimenticabile per tutti coloro che in società si trovano ora a vivere momenti di preoccupazione per la Juniores e perchè ripagare la società Vigor Perconti delle scelte fatte è compito mio come di tutti i tesserati che sanno di poter dare di più.
Ci teniamo a farlo già dal prossimo weekend di gare e, sono fiducioso sul fatto che vedrò un cambio di rotta tra i più grandi che mi auguro porti contestualmente anche 3 punti per poter avere la testa un po' più sgombra da cattivi pensieri.
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